Gli infissi in legno possono essere recuperati?
A seguito della scarsa manutenzione o dell’usura, gli infissi in legno possono risultare rovinati o
compromessi. E’ possibile e realizzabile, tuttavia, il loro recupero: un apposito restauro è in grado
di sistemare la superficie deteriorata del legno ma anche di intervenire su eventuali deformazioni
strutturali del telaio causate, per esempio, da una varietà di legno non adatta alla costruzione di
serramenti o da un legno non abbastanza stagionato.
Come intervenire?
Anche in questo caso, gli interventi richiesti sono diversi a seconda della tipologia del legno e del
danno subìto. Innanzitutto, si rimuove la finitura originale e si mette a nudo il legno, eliminando lo
sporco e la verniciatura senza aggredire la superficie lignea. Se necessario, si fa uso di un
trattamento antitarlo. Le parti danneggiate si sostituiscono con legni non eccessivamente giovani, si
eliminano le porzioni che non possono essere più conservate e si provoca l’evaporazione di tracce
di umidità presenti. Grazie all’ utilizzo di colle viniliche specifiche, si assemblano le parti nuove
con quelle vecchie così da garantire continuità ma anche una forte tenuta alle sollecitazioni
strutturali e agli agenti atmosferici. Una volta sostituite le parti danneggiate, si procede con la stuccatura e la levigatura, ripristinando giunti e fessurazioni. Prima di predisporre l’infisso alla verniciatura, lo si sottopone ad un’ulteriore lisciatura completata dall’applicazione di resina sulle testate per evitare le infiltrazioni d’acqua.
L’infisso è ora pronto per la verniciatura finale che prevede una prima mano di impregnante
isolante che facilita l’aggrappaggio della vernice, tingendo il legno e preservandolo da funghi e
tarli. Se si tratta di porte interne, il legno può essere lasciato a vista realizzando una finitura in
gommalacca e cera d’api, una lucidatura a tampone o un trattamento con vernici ad acqua.